Discussione:Lingua walser
La modifica 49033958 della voce Lingua walser, datata 21-04-2012, proviene dalla pagina walser a seguito di uno scorporo. Per risalire agli autori originari consulta la cronologia della pagina. Se la voce di origine fosse stata cancellata, per favore richiedi a un amministratore di riportarne manualmente la cronologia qui sotto, se non fosse già stato fatto. |
--Rago (msg) 22:33, 21 apr 2012 (CEST)
Tre sono le varianti note: Il titsch di Gressoney-Saint-Jean, il töitschu di Issime e il titzschu di Alagna Valsesia e Rimella in Valsesia.
Non è proprio vero: ci si dimentica, per restare solo in Italia, del walser di Formazza e di Macugnaga, per non parlare di tutte le varianti usate in Svizzera, in Liechtenstein e in Austria. La pagina in tedesco è molto eloquente in proposito. --Eldomm (msg) 09:59, 19 set 2013 (CEST)
- Sì, infatti volevo dire le stesse cose. Sono venuto qui per informarmi meglio, ma c'è una definizione abbozzata della lingua walser, ed una trattazione solo parziale delle varianti parlate in Italia. Vabbè meglio di niente, per maggiori dettagli leggerò la versione in inglese. --Piccolo vescovo (msg) 02:16, 27 nov 2019 (CET)
Collegamenti esterni modificati
[modifica wikitesto]Gentili utenti,
ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Lingua walser. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20131029210530/http://www.valsesia.it/WALSER/DIZIONARIO/audio-dictionary.htm per http://www.valsesia.it/WALSER/DIZIONARIO/audio-dictionary.htm
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 20:04, 19 lug 2019 (CEST)
Collegamenti esterni interrotti
[modifica wikitesto]Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150923205814/http://www.comune.alagnavalsesia.vc.it/portals/193/SiscomArchivio/9/DIZIONARIOWALSER.pdf per http://www.comune.alagnavalsesia.vc.it/portals/193/SiscomArchivio/9/DIZIONARIOWALSER.pdf
In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 01:46, 10 lug 2020 (CEST)
Collegamenti esterni interrotti
[modifica wikitesto]Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20160303185057/http://www.augustaissime.it/rivista/2007/Augusta%202007.pdf per http://www.augustaissime.it/rivista/2007/Augusta%202007.pdf
In caso di problemi vedere le FAQ.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 03:23, 9 feb 2022 (CET)
Comunità linguistiche estinte
[modifica wikitesto]Per quanto riguarda il recente annullamento, @Guprilen, ogni informazione deve avere una nota puntuale che la verifichi, non puoi fare riferimento addirittura ad un'altra voce. Comunque la mia è anche una curiosità personale, perchè non ho mai trovato nessun studio che certifichi che queste comunità linguistiche siano estinte. Anche nella voce sui Walser nessuna delle fonti ne parla. Ho preso parte recentemente a questa discussione Discussione:Ornavasso dove si faceva riferimento a uno studio che dimostrava come in nessuno di questi paesi la lingua è completamente estinta. Tu hai altre fonti, magari più recenti? --3Pappa3 (dimmi tutto!) 18:34, 19 apr 2022 (CEST)
- Ciao :) Sono d'accordo sul fatto che il mio annullamento è stato drastico. Io sono Valdostano e, limitatamente alle comunità walser linguisticamente assorbite dal francoprovenzale, confermo che Ayas e Champdepraz sono due comuni che mantengono tracce della colonizzazione walser unicamente per quanto riguarda l'architettura e la toponimia (Saint-Jacques-des-Allemands, Gettaz-des-Allemands). Forse questa fonte potrebbe chiarire tutto, per quanto riguarda il Piemonte anche? --Guprilen (msg) 12:07, 20 apr 2022 (CEST)
- @Guprilen ok, in effetti quella fonte lo dice chiaramente, anche se bisogna capire in che modo viene definita estinta una comunità linguistica. A questo punto direi che si può inserire la fonte nel corpo della voce.--3Pappa3 (dimmi tutto!) 22:34, 23 apr 2022 (CEST)
- Ciao, suppongo che si proceda come di norma in linguistica: quando muore il penultimo parlante nativo, si dichiara estinta una lingua. A Saint-Jacques e a Champdepraz non sono attestati parlanti walser da secoli (?), solo restano tracce walser nella toponimia e nell'architettura. --Guprilen (msg) 15:16, 25 apr 2022 (CEST)
- Appunto @Guprilen guardati lo studio che ti avevo linkato. Ad esempio secondo le risposte alla domanda 0402 non mi sembra affatto estinta la lingua in nessuno di quei paesi. Anzi. Comunque non importa atteniamoci alla maggioranza delle fonti.--3Pappa3 (dimmi tutto!) 18:39, 25 apr 2022 (CEST)
- Ciao, scusa ma credo di non essermi espresso bene: io mi riferisco unicamente agli insediamenti walser dell'alta val d'Ayas e di Champdepraz, oggi linguisticamente estinti e assorbiti al francoprovenzale da (credo) secoli. Nello studio che mi hai linkato, non mi sembra che siano nemmeno citati questi due comuni, salvo errore da parte mia. D'altronde, come lo dice il titolo, è uno studio sulla comunità walser del Piemonte. Una coautrice è inoltre Silvia Dal Negro, che conosce molto bene le comunità walser valdostane. --Guprilen (msg) 09:04, 26 apr 2022 (CEST)
- Si si hai ragione, il mio era un discorso generale, ma quell'articolo riguarda in questo caso solo il Piemonte.--3Pappa3 (dimmi tutto!) 21:07, 26 apr 2022 (CEST)
- Ciao. Certo, limitatamente alla Valle d'Aosta, che ripeto essere l'unica porzione di territorio di cui stiamo parlando che conosco, confermo senz'altro che il walser non è per nulla estinto. Conosco personalmente persone di meno di 20 anni di età che lo parlano correntemente in famiglia. Non conosco per niente la situazione nelle comunità walser piemontesi. --Guprilen (msg) 10:47, 27 apr 2022 (CEST)
- Si si hai ragione, il mio era un discorso generale, ma quell'articolo riguarda in questo caso solo il Piemonte.--3Pappa3 (dimmi tutto!) 21:07, 26 apr 2022 (CEST)
- Ciao, scusa ma credo di non essermi espresso bene: io mi riferisco unicamente agli insediamenti walser dell'alta val d'Ayas e di Champdepraz, oggi linguisticamente estinti e assorbiti al francoprovenzale da (credo) secoli. Nello studio che mi hai linkato, non mi sembra che siano nemmeno citati questi due comuni, salvo errore da parte mia. D'altronde, come lo dice il titolo, è uno studio sulla comunità walser del Piemonte. Una coautrice è inoltre Silvia Dal Negro, che conosce molto bene le comunità walser valdostane. --Guprilen (msg) 09:04, 26 apr 2022 (CEST)
- Appunto @Guprilen guardati lo studio che ti avevo linkato. Ad esempio secondo le risposte alla domanda 0402 non mi sembra affatto estinta la lingua in nessuno di quei paesi. Anzi. Comunque non importa atteniamoci alla maggioranza delle fonti.--3Pappa3 (dimmi tutto!) 18:39, 25 apr 2022 (CEST)
- Ciao, suppongo che si proceda come di norma in linguistica: quando muore il penultimo parlante nativo, si dichiara estinta una lingua. A Saint-Jacques e a Champdepraz non sono attestati parlanti walser da secoli (?), solo restano tracce walser nella toponimia e nell'architettura. --Guprilen (msg) 15:16, 25 apr 2022 (CEST)
- @Guprilen ok, in effetti quella fonte lo dice chiaramente, anche se bisogna capire in che modo viene definita estinta una comunità linguistica. A questo punto direi che si può inserire la fonte nel corpo della voce.--3Pappa3 (dimmi tutto!) 22:34, 23 apr 2022 (CEST)